(York 1907 - Vienna 1973) poeta inglese. Studiò a Oxford, nel collegio di Christ Church, e dopo vari viaggi in Germania insegnò in una scuola elementare. Nel 1930 pubblicò il primo volume di Poesie (Poems); in seguito collaborò con l’amico Christopher Isherwood alla stesura di tre opere teatrali in versi, Il cane sotto la pelle (The dog beneath the skin, 1935), L’ascesa di F6 (The ascent of F6, 1936) e Alla frontiera (On the frontier, 1938). Nel 1936 partecipò alla guerra civile spagnola, nelle file dei repubblicani; nel 1938 sposò la figlia di Thomas Mann, Erika, e l’anno seguente si trasferì negli Stati Uniti, dove prese la cittadinanza americana. Tornò in Inghilterra per un breve periodo nel 1956, per assumere la cattedra di poesia a Oxford. Oltre alle opere citate pubblicò, tra l’altro, Gli oratori (The orators, 1932), opera sperimentale in prosa; le raccolte poetiche Guarda, straniero! (Look, stranger!, 1936), Un altro tempo (Another time, 1940), Lo scudo di Achille (The shield of Achilles, 1955); l’oratorio Per il tempo presente (For the time being, 1945); i poemetti Lettera per l’anno nuovo (New year letter, 1941), L’età dell’ansia (The age of anxiety, 1948), Omaggio a Clio (Homage to Clio, 1960); la raccolta di saggi critici Gli irati flutti (The enchafed flood, 1950) e vari libretti d’opera, tra cui, in collaborazione con Ch. Kallman, La carriera di un libertino (The rake’s progress, 1951) per la musica di Stravinskij.A. divenne famoso nell’Inghilterra degli anni Trenta come caposcuola della nuova generazione di poeti, accomunati dall’impegno sociale e politico e dall’interesse per le dottrine di Marx e di Freud. Negli anni successivi, egli in parte si staccò da tali posizioni per accostarsi a una tematica religiosa e metafisica. La sua opera è caratterizzata, soprattutto nel primo periodo, da una straordinaria perizia stilistica nell’uso, e sovente nell’accumulo, dei paradossi, delle antitesi, degli anticlimax e degli aforismi; la sua gamma espressiva si alimenta anche di immagini ardite e sorprendenti, derivate dalla filosofia, dalla psicologia, dalla politica e dalla mitologia. A. infatti venne sviluppando la teoria di T.S. Eliot secondo la quale la sensibilità poetica condensa (e non discrimina) esperienze diverse, sia intellettuali che pratiche, quotidiane o metafisiche. Per l’elaborata ricchezza delle figure retoriche, la sua poesia è stata definita neo-manieristica.